Chi di noi si è immerso nel mondo del Marketing qualche anno fa avrà sicuramente sentito parlare delle 4 P: Product, Price, Place e Promotion.

Quante volte sono stati ribaditi, interiorizzati, utilizzati e presi in considerazione prima di effettuare qualsiasi tipo di strategia orientata alla vendita o al business in generale.

Ma sono ancora valide?

Abbiamo parlato di continua evoluzione, di metodi innovativi che, ogni anno, ci tocca imparare e fare nostri, di conseguenza risulta difficile pensare che argomentazioni “storiche”, per così dire, possano essere ancora in voga ai giorni nostri.

Ma vediamo insieme la risposta partendo, però, dal significato di queste famosissime “4P”.

Che cosa sono le 4P?

La risposta è semplice, le 4P rappresentano il “Marketing Mix” che, in italiano, sono rispettivamente:
prodotto: ciò che, in sostanza, si mette in commercio. Può essere un prodotto, giustappunto, o un servizio;
prezzo: come si può facilmente intuire si riferisce al costo del prodotto o del servizio in questione. Il prezzo può essere definito in diversi modi: diversificazione, penetrazione e scrematura;
place: questo termine l’ho volutamente lasciato in inglese per offrire una visione più ampia di questa definizione, che viene utilizzata per parlare della distribuzione sul mercato, in modo tale che ciò che si offre sia ben presente nel settore di riferimento;
promozione: dulcis in fundo tutto quello che può essere fatto per portare il proprio bene o competenza a essere trovato facilmente. Posto per ultimo, ma non per questo meno importante.

A dirla tutta, queste regole possono ben rispecchiarsi ai giorni nostri, considerato che il canale principale di diffusione è il web.

Ciò comporta, dunque, una trasformazione: da semplice marketing a… Digital Marketing.

Attualmente una cosa da dover sottolineare è che l’attenzione viene rivolta principalmente alla sponsorizzazione, in grado di raggiungere elevati livelli e ampio raggio d’azione tramite ciò che già conosciamo o abbiamo sentito dire:

– Social media marketing;
– SEO;
– E-mail marketing;
– Copywriting;
– Pubblicità sui Social Network.

Con il passare del tempo le 4 regole basilari hanno ottenuto connotazioni differenti, basati sul momento, dettati dalla moda e da quello che, effettivamente, poteva essere un complemento di quanto affermato fino a quell’istante.

Nel 1980, infatti, con Booms e Bitner sono state aggiunte ben 3 delle P: Persone, Processo e Physical evidence.

Il fulcro?

La gente, l’utente, il compratore.

I fattori umani sono diventati parte integrante del meccanismo commerciale.

Sono proprio queste peculiarità che rendono il tutto più reale: le relazioni.

È inutile, per quanto la tecnologia prenda il sopravvento e si vada a digitalizzare sempre di più la quotidianità, ciò che l’essere umano ha bisogno, è proprio la considerazione e il contatto… umano.

Sono le persone che fanno la differenza.

Sempre.

Vediamo, nello specifico, a cosa si riferiscono quelle 4 paroline.

Le quattro "P" del marketing: di cosa si tratta?

Prodotto
Semplicemente ciò che sta alla base di qualsiasi genere di attività.

Deve essere capace di differire sul mercato rispetto ai propri competitor, stabilendo un prodotto migliore, ma anche un’offerta di egual entità.

Ciò che reca realmente risultati efficaci è l’immagine dello stesso.

Come lo si presenta, descrive ed esalta.

La scelta della diffusione vantaggiosa sulla base di quanto è indetto dagli studi di settore e la sua presentazione nel miglior modo possibile.

Prezzo
Ammettilo, il prezzo è una delle prime cose che guardi quando hai intenzione di acquistare qualcosa di cui hai bisogno.

Valuti, scorri e … quasi quasi sei più convinto sul prodotto più economico.

Poi magari osservi le referenze, recensioni e le specifiche. Però, inizialmente, con il costo inferiore alla media, il cuore ti batte forte.

Capita a tutti! Per questo motivo rappresenta una delle 4P.

Calcolare il prezzo, orientandosi sulle dinamiche generali di mercato nel modo più profittevole, non è semplice.

Inserire nel listino costi troppo bassi risulta essere poco vantaggioso, ma anche innalzarli a livelli massimi non garantisce la riuscita e il guadagno.

Come in ogni cosa, occorre avere un po’ di equilibrio considerato che, con il tempo, il tiro si può sempre aggiustare.

Place
Vuoi che il tuo prodotto, oggetto o servizio venga trovato?

Immagino di sì.

Da tutti, proprio tutti?

È qui che entra in gioco lo studio del target e del modo di distribuzione del prodotto. In un primo istante può essere che alla seconda domanda tu abbia risposto: “certo, da tutti!”, ma ne sei proprio sicuro?

Ragiona: è meglio essere trovato da chiunque, anche da chi potrebbe non essere per niente interessato a ciò che vendi o pensi che valga la pena selezionare una fascia di utenti che possa effettivamente regalarti delle gioie?

Bisogna, anche in questo caso, studiare, valutare e selezionare.

Kotler parla di “punti vendita” intendendo anche i modi e i canali con i quali distribuire il prodotto. Discorso maggiormente valido se si vendono servizi e bisogna lavorare sulla distribuzione digitale.

Promozione
Ecco con cosa va a braccetto il posizionamento: la promozione.

Va bene decidere dove presentarsi, ma anche il come non è un concetto da dover trascurare.

Come già accennato in precedenza, i metodi sono molteplici, soprattutto sul web: social media marketing, Newsletter, SEO copywriting, Facebook ADS e chi più ne ha, più ne metta.

Ma attenzione!

Non buttarti a capofitto su tutte le cose che ti potrebbero venire in mente pensando alla sponsorizzazione digitale, sennò rischi di non capirci più nulla e di ottenere l’effetto contrario.

Le conclusioni devono essere frutto di una strategia accurata che possa prevedere molti metodi di marketing, ma allo stesso tempo, svilupparli con una certa logica. Tutto orientato, ovviamente, al raggiungimento degli obiettivi.

Marketing mix e digital marketing mix, quanto sono diversi.

Nell’universo di internet tutto assume una deformazione più rapida e semplice. Versatile e idonea a essere effettuata ovunque si voglia.

Da sempre i negozi o i luoghi fisici hanno racchiuso la base per poter procedere all’inizio di un’attività; ad oggi tutto si è trasformato nella comunicazione virtuale.

Come?

Grazie alle App, ai cosiddetti e-commerce aventi il compito di convertire i beni fisici in digitali e contribuendo a una distribuzione su larghissima scala.

La promozione viene spinta maggiormente, si seleziona e studia il target che può essere interessato e si fa in modo che tale utenza venga a bussare alla propria porta, digitale, si capisce.

Le quattro "P" del marketing: di cosa si tratta?

Come fare a integrare i vari strumenti nella strategia?

Attraverso una parolina magica: ROI. Volta a tracciare i dati per comprenderne l’andamento.

In definitiva, le 4P – o 7, come desideri – sono ancora valide.

Perché sebbene si riesca in ogni momento ad aumentare la sapienza tecnologica, le innovazioni e l’intelligenza artificiale, come spesso ci piace affermare si tratta di basi, strutture che sussistono e che sono sempre necessarie.

La psicologia che si racchiude dietro a una strategia, i fattori umani che risultano essere determinanti, il luogo, le modalità e il prezzo, sono elementi che non possono eludersi dall’essere definiti: essenziali.

Sara Iannone

(Visited 3 times, 1 visits today)

Leave A Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *