Con l’arrivo della nuova normativa relativa alla privacy dei dati online, è avvenuto un momento di panico generale.

I cambiamenti sono stati relativamente tanti, così come le cose da adeguare in pochissimo tempo. 

L’abitudine relativa al fatto di agire in una precisa modalità, è stata accantonata in un secondo, lasciando spazio a nuove direttive, non sempre approvate.

Alcuni hanno avuto delle perdite nel loro piano business, altri hanno avuto dubbi e incertezze sulle strategie appena elaborate.

Ma sono qui, per capire insieme a te in cosa consiste il nuovo adeguamento GDPR, ma, soprattutto che impatto ha avuto sul Digital Marketing, mettendo in luce finalmente quali possano essere le reali azioni da poter attuare o meno. 

Una volta la raccolta delle informazioni personali era lecita nel momento in cui veniva rilasciata dagli utenti.

Adesso il vincolo relativo all’utilizzo degli stessi, prevede che siano utilizzati esclusivamente allo scopo preposto. 

Tale considerazione è abbastanza lecita.

L’innovazione è avvenuta in fretta, tanto che sovente risulta difficile comprendere a pieno la sua entità, i rischi e i pericoli legati ad essa.

Proprio per questo motivo, per l’avvento di nuove modalità di comunicazione e di business, i Social Network, così tanto utilizzati e legati tra loro, rappresentano una diffusione alla portata di chiunque.

Per chiunque si intende davvero… chiunque.

Malintenzionati che si vogliono impossessare dell’identità altrui per effettuare azioni illecite, per esempio.

Digital marketing e privacy: ecco la strategia vincente

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Quindi laddove viene intrapresa una campagna, inserzione o annuncio avente lo scopo di acquisizione di nuovi clienti da parte delle aziende, i dati ottenuti devono essere immagazzinati solo ed esclusivamente allo scopo per cui sono stati raccolti in origine. 

Non solo, la responsabilità di tutto passa alle aziende interessate.

Ma cosa cambia nella questione privacy dal passato a oggi e perché è necessario che esista tale livello di Privacy online

Privacy: i cambiamenti di ieri e di oggi 

C’è da dire che per quanto riguarda le trasformazioni in tema di sicurezza, ci sono stati diversi trambusti derivanti, forse, da una poca chiarezza o da una totale mancanza di informazioni, in un primo momento e dal timore di dover incorrere in sanzioni salate. 

Per quanto riguarda le normative in vigore per la tutela della privacy, esiste il “Codice della privacy” (decreto legislativo 196/2003) entrato in vigore in sostituzione della vecchia legge 675/1996.

Percorrendo il tempo, possiamo notare che nel 2016, invece, è stato emesso il Nuovo Regolamento sulla privacy dell’Unione Europea (n.2016/679) avente il nome General Data Protection Regulation (ebbene si, GDPR) in vigore ufficialmente dal 25 maggio 2018. 

Nessuno escluso, tutti gli stati membri si sono dovuti allineare con tale direttiva e per farlo è stato dato del tempo materiale per l’organizzazione e attuazione, avente lo scopo di elaborare un testo unico per tutta l’Europa

Il motivo di tale adeguamento è facilmente intuibile: il progresso tecnologico aumenta sempre di più e con esso anche lo scambio di informazioni e dati.

A tal proposito, subentra la necessità di incrementare la protezione di suddette nozioni degli utenti. 

Le novità principali presenti all’interno del GDPR si basano sul criterio di trasparenza.

L’utente che accede a una determinata piattaforma e decide di inserire i suoi dati, deve essere in grado di individuare gli scopi per cui sono richiesti tali informazioni. Ha dunque il diritto di sapere ogni cosa che si riferisca ai propri elementi sensibili.

Gli effetti del GDPR sul Digital Marketing

Digital marketing e privacy

Benissimo, il fatto che il GDPR abbia effettivamente agito con l’unico scopo di tutelare l’utente finale, monitorando le azioni aziendali fa pensare che, però, l’azione di marketing possa essere stata limitata. 

La realtà è che con suddetta direttiva il legislatore ha posto l’accento sulla problematica relativa alle esigenze, da parte delle imprese private, di dover usufruire di tecnologie avanzate che comportano la raccolta e profilazione di un maggior numero di informazioni personali, ottenute per svariati motivi, in particolare in termini di marketing e pubblicità. 

Le attività finalizzate a tali scopi – digital marketing e advertising – hanno maggiore cautela, di conseguenza prima di intraprendere un’attività o una campagna volta all’acquisizione dei dati per incrementare il proprio business online, occorre porsi alcuni interrogativi ed effettuare delle riflessioni quali: 

A chi mi rivolgo con il mio servizio e a quale zona geografica?

Tutto per verificare se il media deve preoccuparsi di normative non nazionali o dell’ UE;

Quali dati verranno richiesti e per quale fine;

Pensare alle tecnologie che saranno utilizzate – Impostare il livello di sicurezza che deve essere garantito agli utenti e renderlo noto;

– Avere bene in mente i diritti che deve possedere l’utente finale e garantire il criterio di trasparenza. 

Sulla base di queste anticipazioni, occorrerà adeguare la tua strategia di marketing sempre nel rispetto dei dati personali, con qualche accorgimento in più, vediamo insieme come poter comportarsi: 

– tenta con il repermissioning, sarebbe a dire un rinnovo del permesso di utilizzo dei dati degli utenti!

Se la tua paura è quella di rischiare di perdere acquisizioni già effettuate, beh, prova semplicemente chiedendo in totale chiarezza e trasparenza, direttamente il permesso ai tuoi clienti;

– rivedere il form di contatto: come detto nei paragrafi precedenti, è possibile che tu richieda le informazioni sensibili per scopi specifici, quindi dovrai limitarti a richiedere dati essenziali.

Basterà il nome e l’indirizzo email o il numero di telefono.

Non fare l’interrogatorio di terzo grado, le persone potrebbero perdere la voglia di procedere e sentirsi violate.

Inoltre, togli le terze parti se non vengono spuntate.

Quante volte i tuoi clienti si sono lamentati di aver ricevuto email o chiamate da chi non conoscevano?

Evitiamo che riaccada.

– I Social Network possono venire in possesso delle informazioni principali degli utenti e sicuramente fanno parte di una buona strategia di marketing.

Si puoi vedere tutti chi effettua il classico “mi piace” ed entrare in possesso di nozioni che dovrebbero essere coperte dalla Privacy.

Molte cose sono già state attuate, ad esempio nel Social blu (l’impossibilità di inviare messaggi senza che ci sia l’accettazione dell’amicizia), ma molti sono ancora liberi e aperti.

Dunque il consiglio che mi sento di darti è quello relativo alla creazione di un documento mirato– oltre all’informativa obbligatoria – in cui precisi il trattamento dei dati personali che ti giungono direttamente dai Social Network. 

Parola d’ordine: chiarezza.

Sempre e comunque.

Per i tuoi clienti, possibili visitatori e per te stesso: informati sempre e tieniti aggiornato su temi di sicurezza e cybersecurity.

Rimani al passo e non farti trovare impreparato.

Perché a rimetterci non sono solo gli altri, ma anche il tuo business. 

Sara Iannone

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3 Comments

  1. Paolo Cuccolini 10 Marzo 2020at19:51

    Ottima informazione e pubblicazione del testo.

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    1. Sara Iannone 10 Marzo 2020at22:04

      Grazie mille per il tuo feedback, Paolo!

      Reply
  2. Pingback:Omaggi e marketing, l’arte di saper regalare.

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