Considerata l’enorme mole di parole che viene riversata nel web ogni giorno, risulta davvero difficile distinguersi tra la massa.
In un solo giorno, si conducono oltre 2,2 milioni di ricerche su Google, pertanto essere presenti in prima pagina dei risultati può essere il fattore che farà decidere per un’azienda o per un’altra.
Ma cosa significa SEO?
È l’acronimo di Search Engine Optimization, cioè l’ottimizzazione dei tuoi contenuti online in modo tale da renderli “appetibili” per i motori di ricerca.
In realtà, la scrittura in ottica SEO può essere suddivisa in due tipi: se vuoi apparire, guadagnare, avere clic e conversioni, i tuoi contenuti verranno realizzati solo per il motore di ricerca, senza considerare affatto le persone che li leggeranno.
In definitiva, questo approccio si traduce in pagine scadenti che spesso vengono bloccate e oscurate molto velocemente, ma a volte non così tanto da non permettere al proprietario di guadagnare in un modo non del tutto lecito almeno qualche centinaio di euro.
Viceversa, c’è una seconda strada che ti consente di utilizzare la SEO costruendo un business online che sia considerato “sostenibile”. In questo caso, ci si concentra più che altro sul pubblico “umano”.
Il segreto sta nel cercare di offrire il miglior contenuto possibile rendendolo facilmente accessibile anche ai motori di ricerca.
Quali sono gli obiettivi imprescindibili che una buona SEO deve riuscire a raggiungere?
Soddisfazione. Chi usa un motore di ricerca è certamente felice se trova il risultato che soddisfa al meglio le sue esigenze.
Google cerca sempre di offrire la migliore risposta possibile indirizzandoti al contenuto migliore esistente in rete che sia corrispondente alla domanda che gli hai posto.
Ciò significa che l’obiettivo numero uno di una buona SEO è produrre grandi contenuti.
Selezione di parole chiave.
Il 90% della SEO ruota attorno alla selezione delle parole chiave, che sono quelle che determinano l’argomento di ciascun contenuto.
Le parole chiave devono essere rilevanti per la tua attività, non troppo competitive (o meglio, non inflazionate) e fornire comunque abbastanza traffico perché il lavoro sia ripagato.
Cerca di capire cosa cercano le persone che dovrebbero finire sul tuo sito web: pensa alla domanda e ti sarà chiara la risposta.
HTML. Dopo esserti assicurato che i tuoi contenuti siano aggiornati e di buona qualità, il prossimo passo da compiere è quello riferito all’HTML.
Questo non significa che devi diventare programmatore, ma sicuramente sarebbe per te utile conoscere le basi di questo vasto mondo.
Tag e meta description sono solo la punta dell’iceberg.
Struttura del sito. Questo significa fare in modo che il tuo visitatore abbia una buona esperienza mentre naviga sul tuo sito web. Tempi di caricamento rapidi, una connessione sicura e un design ottimizzato per i dispositivi mobili sono le caratteristiche di cui un sito web non dovrebbe mai fare a meno.
Idealmente, dovresti strutturare il tuo sito prima ancora di acquistare il dominio. Solo così potrai avere ben chiaro in mente dove vuoi arrivare
Fiducia. La parola “fiducia” in rete può acquisire innumerevoli significati, ma quello che a noi interessa è principalmente quello associato al page rank.
Questo determina l’autorevolezza del suo sito, la sua affidabilità e legittimità.
Più un sito è autorevole, migliore sarà la sua posizione tra le risposte del motore di ricerca.
Per aumentare il proprio page rank serve realizzare collegamenti editoriali di alta qualità e avere una buona frequenza di rimbalzo, che è semplicemente la valutazione di quante persone visualizzano una sola pagina sul tuo sito prima di ripartire immediatamente.
Anche l’età del tuo dominio e il nome e la riconoscibilità del tuo marchio possono fare la differenza: se sei un marchio conosciuto Google indubbiamente ti darà la precedenza.
Link. I back-link, a differenza di come molti pensano, sono solo una parte della SEO.
Diciamo anche che la qualità dei tuoi collegamenti è molto più importante del numero di link (pertanto meglio meno link da siti autorevoli che molti link da siti che non hanno una buona reputazione) e che sono meglio visti i link esterni, anche se pochi, che quelli interni (da una pagina all’altra del tuo sito) anche se molti.
Individualità. Un sito multilingue non solo offre le tue informazioni a più persone nella loro lingua di appartenenza, ma potrebbe anche aiutarti a scalare la classifica più facilmente in luoghi diversi da quello in cui ti trovi.
Social. Sì, i social media ti aiuteranno a posizionarti meglio nelle risposte dei motori di ricerca.
Come per la qualità dei back-link, Google riconosce gli “influencer” e, quando questi condividono i tuoi contenuti, la loro condivisione ha più importanza di quella fatta da persone “normali”.
Come farsi condividere da gente importante?
Citali nei tuoi post o addirittura taggali, così che a loro arrivi una notifica.
Saranno invitati a risponderti, se sono persone educate.
Quello che ti farà diventare “virale” sarà certamente il numero di condivisioni e la velocità con cui queste avverranno.
Per concludere, è necessario guardare all’ottimizzazione dei motori di ricerca come a una cosa non facoltativa.
È uno strumento imprescindibile che ti servirà se vorrai scalare le classifiche usando una modalità considerata “pulita”.
Tieni presente che ci vogliono anche fino a 8-10 mesi per vedere i primi risultati, quindi ti conviene iniziare da subito e fare un passo alla volta.
Ci vuole molto tempo, impegno, una certa metodicità e un controllo costante dei risultati.
Ma vedrai che Google prima o poi si accorgerà di te senza che tu debba spendere soldi per annunci a pagamento.
Sara Iannone