Sempre più spesso si sente parlare di blog, blogger, fashion blogger, post, influencer.
Parole ai più incomprensibili o comunque poco chiare, se ben vogliamo vedere.
Siamo proprio certi di sapere esattamente cosa significhi “fare blogging”?
Uno dei primi uomini della storia del blogging è Jorn Barger, che amava così tanto il mondo della caccia da aver pensato a un certo punto di unirlo a quello della scrittura – la sua seconda passione – facendo così nascere uno dei primi veri blog.
Era il 1997, molti non sapevano neanche dell’esistenza di Internet e questo americano un po’ pazzo aveva già realizzato uno dei primi diari virtuali della storia.
Sì, perché in effetti il termine “blog” deriva dalla contrazione di “web-log”, ossia proprio diario digitale.
E se anche oggi il blog ha assunto un aspetto che ai nostri occhi comprende molte piccole sfaccettature rispetto a un tempo, il senso è sempre lo stesso: scrivere di se stessi un po’ come si faceva da bambini nel proprio diario segreto; la differenza è che non siamo più bambini ma, cosa fondamentale, che il nostro blog è tutto, tranne che segreto.
Anzi.
Si permette l’accesso a centinaia, migliaia di persone.
Sconosciuti, se vogliamo dirla tutta.
Ma perché il blog è diventato così importante, tanto da essere utilizzato e sfruttato anche da grosse aziende per incrementare il proprio business?
A dirla tutta, se usato nel modo corretto il blog può diventare un potentissimo strumento e un valido supporto nell’ampliare i nostri guadagni.
Come?
Ci sono molti consigli che potremmo dare, tutti utilissimi, ma questi che seguono sono certamente i cinque passi fondamentali che non si possono non tenere in considerazione se si desidera realizzare un blog che porti soldi.
1. Contenuti di qualità. Niente fuffa. Non dimenticare mai che stai scrivendo per qualcuno, non per te stesso.
Per questo motivo, scrivi di qualcosa che possa interessare i tuoi lettori, così da portarli a diventare potenziali clienti.
Non pensare a cosa piace a te, ma pensa a cosa può piacere a chi verrà a trovarti nel tuo blog.
Argomenti stimolanti, contenuti affidabili, una buona dose di carisma sono un mix vincente se vuoi scrivere un post che possa portarti in alto.
2. Il linguaggio giusto per farti capire. Non devi dimostrare niente, se non di essere cosciente che potrebbero leggerti migliaia di persone.
E tutte diverse tra loro.
Troverai chi si è laureato con lode e chi non ha avuto modo di studiare; i tuoi post potrebbero arrivare nella casa di un chirurgo, ma anche un meccanico, di un macellaio, di un contadino.
Non parliamo tutti la stessa lingua e qui sta il bello di chi sa scrivere: essere in grado di trovare un linguaggio comprensibile a tutti ti permetterà di far arrivare il tuo messaggio ben oltre i confini a cui hai sempre pensato.
3. L’esperto risponde. Le vecchie riviste insegnano: in ogni magazine che si rispetti, infatti, c’è l’inserto dove si fanno domande e si ricevono risposte.
Ecco cosa significa “attivare” un blog: crea interazione, rivolgiti al tuo pubblico e invitalo all’azione, chiedi ai tuoi lettori di raccontarti le proprie esperienze o di inviarti le loro foto, chiedi loro un parere e portali alla discussione.
Rispondi sempre ai commenti – anche, soprattutto, a quelli negativi – e alle domande che ti vengono poste: quando un blog è “vivo” attirerà nuova gente che si chiederà come mai tutta quella gente è portata a parlare con te.
Alla gente piace dare consigli, parlare di sé, raccontare di ciò che sa.
4. Selfie? Sì, grazie. Le immagini aiutano, non c’è che dire. Foto e video nei nostri post sono quel quid in più che può attirare l’attenzione di “lettori casuali”.
E i selfie – a qualcuno duole ammetterlo – aiutano ancora di più.
Gli esseri umani sono pettegoli di natura, curiosi, un po’ invadenti se vogliamo.
La moda dei selfie, nata negli ultimi anni, da molti abusata e da altri un po’ odiata, in questo senso può venire in nostro aiuto.
Non dobbiamo aver paura di mostrarci, di metterci la faccia.
Giovanni Rana insegna.
Quando ci si mette in prima linea si acquista credibilità, fiducia, rispetto e la gente è portata a voler sentire cosa si ha da dire.
Pertanto fatti la barba, metti il vestito buono della domenica e scatta un selfie per il tuo prossimo post.
5. Buon gusto (non parlo di palato). Anche l’occhio vuole la sua parte.
Abbiamo dei gran bei contenuti, notizie fresche e selfie al tramonto mentre baciamo romanticamente la nostra fidanzata, ma poi riempiamo il nostro blog con cento ammennicoli e orpelli che non interessano nessuno: trattieni l’euforia ed elimina quindi dal tuo blog il meteo, l’oroscopo, la pubblicità della pescheria di tuo zio; offri una visuale a tutto tondo della tua pagina che sia pulita e armoniosa.
Niente colori shock, testi lampeggianti e gif anni ’80.
Vogliamo che i nostri lettori si ricordino di noi per i post interessanti e una buona scrittura, non certo perché vogliono rivivere il brivido dei rave party del ’92.
John Wooden, allenatore americano di pallacanestro, diceva che “ciò che conta è quello che impari dopo che conosci già tutto”.
Ci sono moltissimi blog di successo in rete ed è proprio da lì che dobbiamo partire.
Prenditi un po’ di tempo per analizzare questi blog a fondo e poni a te stesso una semplice domanda: “come mai questo blog piace così tanto alla gente?”
Esamina i post, osserva i colori.
Sono caldi o sono freddi?
Lo stile è formale o colloquiale.
Ci sono notizie interessanti, che non troveresti da altre parti?
Questo non significa “copiare” – giammai – ma prendere spunto per poter trovare poi uno stile tutto tuo, un layout, dei colori, un’impostazione che possa permettere ai tuoi lettori di ricordarsi di te: offri loro ciò che cercano nell’esatto momento in cui lo stanno cercando.
Ecco la chiave di un blog di successo.
Sara Iannone