Come puoi attirare più clienti con i workshop?

Ma è davvero possibile?

Ma soprattutto, come farlo bene?

Nell’era del digitale, di WikiHow e dei video tutorial su Youtube, molti penseranno che i workshop sono ormai qualcosa che appartiene al passato, strumenti obsoleti che non riescono più ad attrarre gente, perché ormai, questa, troppo legata al mondo evanescente del digitale.

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La gente non ha tempo per partecipare a corsi, seminari, workshop che li tengono lontani da casa e che impegnano “materialmente” il proprio tempo.

La gente lavora, ha famiglia, impegni, amici. In fondo, può imparare le stesse identiche cose sedendosi davanti a un pc comodamente sul proprio divano di casa o in treno, tramite il proprio cellulare.

Ma è davvero così?

Ecco come puoi attirare più clienti con i workshop.

Io credo che non ci sia nulla di più sbagliato.

Se così realmente fosse, infatti, non avremmo più discoteche e locali, ma le persone si conoscerebbero solamente sui siti d’incontri.

Probabilmente, chi pensa che i workshop siano ormai cosa superata non ha mai partecipato a un workshop fatto come si deve, o forse ha cercato di realizzarne uno ma senza troppo successo (forse non aveva ancora letto questo post).

La verità è che i workshop hanno delle qualità che non si possono trovare in nessun tutorial.

Se pertanto deciderai di condurne uno, sappi che i tuoi iscritti potranno beneficiare di:

Interattività.

Chi partecipa a un workshop può provare in prima persona.

E tu che insegni – il cosiddetto “tutor” – dovrai essere a loro disposizione per verificare il loro lavoro e, se necessario, correggere il tiro.

A un workshop i tuoi iscritti avranno la possibilità di farti tutte le domande che vorranno, perché avranno davanti a sé una persona pronta a rispondergli.

Evasione.

Partecipare a un workshop permetterà loro di staccare la spina, evadere dalla quotidianità, spegnere il proprio computer e accendere il cervello.

Partecipare a un workshop darà loro inoltre la possibilità di visitare luoghi mai visti e di conoscere nuove persone.

Persone in carne e ossa.

Come creare il workshop perfetto per attirare più clienti

Confronto.

Potranno avere a che fare con altre persone che, come loro, sono lì per imparare qualcosa.

Non si tratta di andare a scuola, ma di ritrovarsi per ampliare le proprie conoscenze, vivere un’esperienza nuova, confrontarsi con chi come loro è deciso a mettere da parte i freddi tutorial per un contatto più umano, caldo e diretto.

Sarà tuo compito, quindi, fare in modo che tutto questo avvenga, un po’ come una magia.

Come?

Ti consiglio di seguire semplici passaggi per creare un workshop che abbia davvero successo e faccia parlare di te.

La conoscenza e la competenza sono la base imprescindibile che chi intraprende il “mestiere” dell’insegnante deve avere.

Se vuoi davvero insegnare agli altri una tecnica o una materia, devi essere certo di conoscerla a fondo.

Affina la tecnica, mettiti sempre dalla parte dei tuoi iscritti e pensa: cosa vorresti ti fosse insegnato per imparare realmente quello per cui sei lì?

Tutto ciò che sai fare – e che vuoi trasmettere – sarà veramente loro utile?

Se non ti senti abbastanza pronto, cerca un supporto che sia più competente di te e accetta il ruolo di spalla. Potrai infatti anche solo organizzare il workshop e chiedere a qualcuno con maggiore esperienza di guidarti nelle fasi più difficili del corso.

Un vecchio proverbio dice: “Chi sa, fa. Chi non sa, insegna”.

Non siamo d’accordo, ma è pur vero che non tutti quelli che “sanno”, poi in realtà siano capaci anche di insegnare.

Trasmettere delle conoscenze non è infatti semplice.

È possibile che tu sia un guru nella tua materia, che conosca le tecniche più innovative e i trucchi più efficaci, ma trasferire questo ai tuoi seguaci è cosa di altro conto.

È quindi importante saper parlare in modo chiaro, essere sicuri di sé, diretti, andando dritti al punto.

Cerca di non imbarazzarti se davanti a te ci sono decine di persone che ti fissano: ti fisseranno ancora di più se inizierai a balbettare o se diventerai rosso come un pomodoro.

Fai piuttosto delle prove: prima davanti allo specchio, poi prendi come cavie parenti e amici (spesso i più spietati nei giudizi). Parla, parla, parla.

Finché questo non ti risulterà naturale.

Come creare il workshop perfetto per attirare più clienti

Un materiale didattico di supporto potrà aiutarti nel percorrere la direzione giusta e fungere da filo conduttore.

Avere a disposizione informazioni e passaggi da seguire prestabiliti sarà per te una sicurezza in più.

Cerca di suddividere in partenza la lezione in più passaggi, combinando teoria e pratica, e seguendo un filo logico.

Stabilisci dei tempi e cerca in linea di massima di rispettarli.

Fare chiarezza nella tua testa ti aiuterà a fare chiarezza in aula.

Ricordati di preparare anche materiale da consegnare ai tuoi partecipanti: sarà una guida per entrambi e permetterà loro di avere già in mano alcune risposte, senza che sia necessario chiedere.

È sempre necessario proporre materiale di buona qualità (non solo nei contenuti, ma anche nella stampa): questo ti darà maggiore credibilità e fiducia.

Infine, la sede.

Non importa che sia all’aperto, in una biblioteca o in uno scantinato.

La cosa fondamentale è che sia predisposto spazio per tutti e che sia possibile fare un’attività di confronto.

Questo significa anche che le persone si dovranno poter alzare, parlare, incontrarsi.

È anche necessario prevedere l’utilizzo di strumenti tecnologici (collegamento a Internet, maxi-schermo, postazioni digitali, ecc.) se questi vengono richiesti dall’attività che vogliamo portare avanti.

È inoltre fondamentale che chi partecipa a un workshop, in poche parole, deve sentirsi a proprio agio, in un ambiente confortevole e tranquillizzante, proprio come a casa.

E adesso, se hai tutto pronto, se hai studiato e ti sei preparato, se hai organizzato il materiale e hai predisposto la giusta sede, non ti resta che dare sfogo a tutta la tua passione e il tuo entusiasmo e cercare di trasferirla anche agli altri.

Sara Iannone

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