Facebook ha da pochissimo inserito un nuovo marchio per i suoi prodotti e servizi nel tentativo di distinguere l’azienda dall’applicazione esistente e dal sito web di riferimento.

Di fatto, anche Instagram e WhatsApp sono tra i servizi che porteranno, a partire dalle prossime settimane, il nuovo marchio FACEBOOK, mentre l’applicazione e il sito web principale di Facebook manterranno il marchio blu-azzurro che tutti ormai conosciamo.

Il nuovo logo, scritto in caratteri maiuscoli anziché minuscoli – come il logo tradizionale – è stato creato utilizzando un font personalizzato proprio per fare in modo che gli altri prodotti, applicazione e sito web aziendale apparissero diversi e potessero quindi distinguersi.

Il nuovo logo di Facebook, inoltre, viene presentato anche in diversi colori a seconda del prodotto che rappresenta. 

Per WhatsApp, infatti, sarà verde, mentre multicolore sulle tonalità del rosa-viola per quanto riguarda Instagram.

Il nuovo logo di Facebook, cosa c'è dietro?

Il responsabile marketing di Facebook, Antonio Lucio, ha dichiarato che le persone dovrebbero sapere quali aziende producono i prodotti che utilizzano.

Per questo, hanno deciso di essere più chiari sui prodotti e servizi che fanno parte di Facebook.

Mettere distanza tra il marchio di Facebook – che ospita ormai quasi tutti, compresi i tuoi genitori – dal più trendy Instagram, che è dedicato più che altro a te e ai tuoi amici, ha per la community un senso che non può che giovare agli affari di Facebook.

La scelta nasce soprattutto a causa di una ricerca: quando i ricercatori di Pew hanno chiesto ai partecipanti allo studio se Facebook possedesse anche applicazioni come Instagram o WhatsApp, il 49% degli adulti americani ha dichiarato di non esserne sicuro.

Dietro la scelta del cambio di logo, quindi, c’è una strategia di marketing vera e propria che dovrebbe cambiare le sorti del famoso social media.

Ma il rebranding funziona sempre?

Diverse altre grandi aziende hanno provato a ricostituire la loro azienda partendo dalla modifica del loro logo, in passato,

Una di queste è la British Airways, che nel 2001 ha sostituito la loro bandiera istituzionale – rossa, bianca e blu – con delle immagini collegate a diversi luoghi del mondo.

Nello stesso anno, anche la Royal Mail cambio non logo, questa volta, ma nome, per poi però tornare indietro l’anno seguente. Probabilmente non era stata una scelta così felice.

Anche Dunkin Donuts ha voluto togliere il termine “Donuts” dal suo nome l’anno scorso per cercare di focalizzare maggiormente la sua attività nel settore del caffè e non nelle sole ciambelle, e a loro è andata un po’ meglio: questa strategia ha permesso alle sue azioni di continuare a salire.

Il nuovo logo di Facebook, cosa c'è dietro?

Si tratta solo di marketing o c’è un fattore economico di spinta?

Secondo il sito Buzzfeed, dietro questa scelta di modificare il logo e “sezionare”, con questo, le varie proprietà della società di Zuckerberg, ci sarebbe anche una motivazione del tutto di comodo: di fatto, potrebbe essere una strategia per evitare ulteriori complicazioni con la Federal Trade Commission, l’antitrust statunitense, che aveva sanzionato Facebook la scorsa estate per violazione della privacy e disinformazione.

Addirittura, Antonio Lucio, direttore marketing di Facebook, aveva annunciato un cambio nome, che però poi non è andato in porto per eludere difficoltà burocratiche.

Passi da gigante

Se pensiamo che Facebook – almeno in Italia – nasce ormai ben 10 anni fa (era infatti ottobre 2009), guardandolo oggi si direbbe che ha fatto davvero passi da gigante.

Con lui abbiamo imparato a non appuntare più i compleanni in agenda, a fare dirette e a ritrovare vecchi amici persi ormai da chissà quanto.

Al suo primo compleanno italiano, nel 2010, Facebook contava 11 milioni di iscritti. Oggi sono circa 31 milioni. 

Nel 2009, la notizia del terremoto avvenuto a L’Aquila viene diffusa prima di tutto su Facebook e che, dopo poche ore, si erano già formati quasi 160 gruppi di supporto alle vittime del terremoto.

Oggi l’Italia è al secondo posto – considerando l’Europa – in quanto a utenti attivi. 

Tenendo conto di tutto questo, non possiamo neanche immaginare cosa potrebbe accadere nei prossimi dieci anni.

Quello che è certo è che il cambio di logo e di colore è solo l’inizio.

Sara Iannone

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